
Bad Ischl è un paese idilliaco tra le montagne, base termale e luogo di soggiorno privilegiato dai nobili e regnanti dell’impero austroungarico, gli anni sono passati, lo scenario politico pure ma resta inalterata l’immagine solenne della cittadina, come se nulla fosse cambiato. Eleganza, colori e un paesaggio naturale incontaminato e rigenerante, ruscelli d’acqua verde cristallina che scorrono tra le montagne e palazzi reali che sono stati testimoni di storie, almeno all’inizio, appassionanti e imprevedibili. Bad Ischl è natura, è storia, è un pezzetto di eleganza perduta e pure il luogo dove sudano freddo i golosi nell’impossibilità di resistere alle tentazioni. A parte il paesaggio montano e gli stabilimenti termali i turisti vi si recano principalmente per due luoghi, entrambi legati ai vecchi fasti dell’impero asburgico: la Kaiservilla e la pasticceria storica Zauner.
La villa della famiglia imperiale è un edificio di dimensioni contenute ma elegante, bello e variopinto, un gioiello d’architettura con non pochi riferimenti al passato (ma stavolta quello remoto). Incontrerete giardini e fontane che zampillano acqua, percorsi fioriti, statue di putti o di cani allevati a corte e colonnati classicheggianti con colori e forme che ricordano le antiche residenze romane.
Ve la ricordate la storia romanzata (ma in questo episodio anche reale) del giovane imperatore d’Austria che su obbligo… ehm… consiglio, della ferrea madre Sofia doveva convolare a nozze a tutti i costi? La madre organizzò un sontuoso compleanno per il ragazzo invitando anche sua sorella e le due figlie maggiori. Tutto era orchestrato come il più perfetto waltzer viennese quando a un certo punto, lui, il coccone di mamma, invece della cugina più grande Elena, non ti sceglie la sorella minore venuta giusto per compagnia, e non certo per ritrovarsi una corona sulla testa? Ecco, quel luogo in cui si svolse questo fidanzamento atipico, e con un bel colpo di scena finale, è stato proprio Bad Ischl. L’allora quindicenne futura imperatrice si chiamava Elisabetta, ma il mondo l’ha conosciuta poi con il soprannome di Sisi (con una S sola).
Francesco Giuseppe, seppur abbia amato la sua anticonformista moglie e sovrana, alla fine con la sua scelta impulsiva si è preso proprio una bella gatta da pelare. E ironia della sorte, nella romanticissima villa che fu teatro dell’amore giovanile dei reali, anni dopo l’imperatore farà costruire un sentiero e una piccola palazzina per la sua amante ufficiale: Katarina Schratt, sicuramente meno bella e famosa della carismatica imperatrice… ma di certo più mesta e facile da gestire. Almeno per gli standard dell’epoca infatti non era facile avere accanto una donna come Elisabetta, troppo moderna per gli anni in cui ha vissuto, con tutti i pro e i contro della situazione.
Un tempo chiamato solo Ischl, il paese, una lingua di pianura tra i monti del Salzkammergut, deve il suo nome alla presenza di sorgenti termali salutari, frequentate soprattutto nel primo Novecento dalla buona società. La via principale è graziosa con edifici color pastello, piccoli teatri, ristoranti, boutiques e negozi semplici, alla portata di tutti. Tutto intorno c’è una natura rigogliosa e selvaggia, tanti sentieri disponibili per belle passeggiate, gli stessi che Sisi percorreva spesso nelle sue frequenti marce in montagna.
Dopo la parentesi storica, naturalistica e monumentale adesso è il momento di gettare le carte in tavola, insomma, il vero motivo per cui mi sono fermata a Bad Ischl è stata la fama della pasticceria storica Zauner. Adoro i locali dal gusto antico, i caffè storici ben arredati e con una forte personalità consolidata nel tempo. Non potevo perdermi questa vera e propria attrazione turistica della città (e strafogarmi di torte meravigliose, neanche a dirlo).
La pasticceria è molto bella, ha degli arredi eleganti, con lampadari a gocce di cristallo e pure una copia molto ben fatta del più famoso quadro che ritrae Elisabetta d’Austria, quello in cui ha l’abito bianco e dei gioielli a forma di stella appuntati sui lunghissimi capelli. Il locale è aperto dal 1832 ed entrare è veramente un viaggio nel tempo e nell’eleganza dell’Ottocento. I dolci sono belli in modo imbarazzante, cioè stai mezzora a guardarli e ti senti in colpa anche solo di puntargli la forchetta contro, poi quando prendi il coraggio è tutta una goduria di sapori, consistenze soffici e pure colori laccati, lucidi, intonati con precisione maniacale. Puoi girare tutto il mondo ma le torte dell’Austria restano senza rivali. Se vi recate a Salisburgo, a Hallstat o nella regione dei laghi nell’interno dell’Austria fate una bella sosta rigenerante a Bad Ischl, tra la bellezza del paesaggio e le raffinate evoluzioni di arte pasticcera, andandovene penserete che ne è valsa veramente la pena.