
Immaginate di entrare in un colorato souk immaginario, con lampade di vetro che penzolano, veli trasparenti appesi e scorci rubati tra le righe di fiabe d’oriente, tappeti volanti, illusioni e magici incantesimi. Adventureland è la terra dell’esotico, de Le Mille e una Notte e dei pirati, di animali magici, isole maledette, case sugli alberi e dei relitti nascosti. E come sempre per entrare nella magia basta varcare la soglia. Dopotutto siamo a Disneyland Paris!
Disneyland Paris ha cinque vere e proprie porte d’ingresso, sta al pubblico scegliere che emozioni provare e quale strada imboccare. Almeno in questo luogo i sogni si avverano sul serio e tutto è a portata di mano. Oggi parlerò in particolare di Adventureland, il regno dei romanzi d’avventura, della meraviglia e delle attrazioni disperse nel verde, delle piacevoli passeggiate in una natura ricreata a tavolino. Si entra in un labirinto di negozi, e angoli scenografici, disegnati con quell’attenzione particolare che contraddistingue i parchi Disney e li rende inimitabili.
Io adoro mettermi a vagare e scattare foto in quest’area del parco, più volte restaurata e rimodellata ma sempre da favola, con tanti scorci e immagini suggestive. La musica è arabeggiante, mista anche al ritmo di percussioni, si entra all’interno di kashbah, cupole dorate, tende beduine, fontane con sfavillanti murales. La trame del film Aladdin è narrata all’interno di un percorso con statue semoventi e effetti speciali : Le Passage Enchanté d’Aladdin.
Adventure Isle è il cuore di questa porzione di parco, non c’è molto da fare ma la scenografia è davvero d’impatto, come se pagine e pagine dei romanzi d’avventura letti nel corso degli anni si materializzassero all’improvviso in uno spazio concentrato e ricco di dettagli. Tra un giardino orchestrato come una giungla si scoprono ponti di funi e spiagge caraibiche, e poi anche una gigante roccia a forma di teschio, all’interno della quale è possibile entrare e perdersi tra i cunicoli o passare oltre, verso la Cabane des Robinson.
Si sente il suono dell’acqua scrosciare, tra cascate che si gettano nell’acqua dalle mandibole di roccia. La bellezza principale è come sempre l’immaginazione che diventa reale (e perfettamente credibile), in questo caso niente sembra artificiale ma una vera e propria giungla lussureggiante che si origina dal nulla. Adoro anche quei lampioncini che ti accompagnano lungo tutto il percorso come un tracciato, e che la sera, quando il verde delle palme scompare lentamente, continuano a guidarti in un mondo tropicale lontano dal proprio vissuto e vicino alla fantasia, alle avventure sognate nei libri.
La quiete è rotta all’improvviso dalle grida degli avventurieri saliti sui vagoni delle montagne russe Indiana Jones et le Temple du Péril, una veloce corsa mozzafiato in una scenografia che riprende il celebre ciclo di film con Harrison Ford. Ma la meta di tutti è la grande bandiera col teschio all’accesso di una delle attrazioni più amate del parco (e di tutti i parchi Disney in generale) : Pirates of the Caribbean. Nella maggior parte dei casi sono le attrazioni ad ispirare i film, per Pirates of the Caribbean è successo l’esatto contrario. Il successo della celebre dark ride creata per la prima volta nel Disneyland californiano nel 1967 ha portato alla creazione di un primo film ispirato alle atmosfere del gioco, e poi ancora altri cinque, regalandoci l’immagine iconica di Johnny Depp/Jack Sparrow con le treccine, il kajal sugli occhi e l’immancabile cappello da pirata.
La fila per entrare è sempre lunga ma non è neanche noiosa, è un progressivo entrare nell’atmosfera buia, musicata e avventurosa dell’itinerario, si scivola nel buio lungo un fiume e trattandosi di un’illusione le luci ci illuminano solo ciò che dobbiamo notare. Battaglie navali, fuochi e carichi che si disperdono dalle navi attaccate, galleggiando sparse nell’acqua, fuoco, vele strappate e pirati che piangono la loro sconfitta, prigionieri in catene e un intero villaggio pirata con scene animate, scorribande, scenette comiche, spadaccini e gli immancabili effetti speciali. Ombre, balzi improvvisi e barili di rum, canzoncine goliardiche e figure robotiche sembrano attori reali. Il Restaurants des Pirates si trova proprio all’interno della prima parte del percorso, bagnato dalle acque del mare calmo e illuminato al chiaro di luna.