
A pochi chilometri dalla città di Aix en Provence vi capiterà di incontrare lungo l’autostrada il profilo di una cattedrale enorme che svetta tra le case di una città piuttosto piccola e della quale non avevo mai sentito parlare. Vale la pena introdurre una tappa non programmata e fermarsi e imboccare d’istinto l’uscita per Saint Maximin la St Baume. Ma cosa ci fa una chiesa così imponente nel bel mezzo della campagna provenzale?
Come un gigante che spunta fuori dal nulla, la cattedrale è spoporzionata rispetto tutto il resto e sicuramente stimola non poco la curiosità. Deve trattarsi di un importante centro religioso o essere legata a eventi o personalità importanti. E infatti è così. Con grande sorpresa, varcando la soglia della cattedrale gotica, slanciatissima e ricca di vetrate, leggo un cartello che conduce alle scale della cripta: per la tomba di Maria Maddalena.
I lavori di costruzione di questa immensa chiesa iniziarono nel 1295, circa dieci anni dopo il ritrovamento dei resti della Maddalena. Venne avviato un progetto molto ambizioso, una cattedrale gotica imponente, la più grande dell’intera Provenza, annessa al convento dell’ordine dei dominicani. Avviata nel medioevo e costruita in epoche diverse, con rallentamenti e accellerate improvvise nei lavori, un’incostanza che portò la facciata a restare per sempre incompiuta.
Il reliquiario contenente il teschio della Maddalena appare abbastanza inquietante, mentre proprio di fronte si trova una statua molto bella, sulla quale è usanza poggiare petali di rosa o candele. Non si sa per certo se i resti umani, appartenti ad una donna di circa sessanta anni, siano veramente quelli della Maddalena, ma, secondo la leggenda pare che il suo viaggio nel Mediterraneo la condusse proprio sulle coste della Provenza, regione in cui si ritirò in una caverna a Massif de la Sainte Baume dove restò fino alla morte. Durante la Rivoluzione Francese il reliquiario originale d’oro e preziosi venne trafugato e anche parti dello scheletro andarono perdute, per riapparire in seguito in luoghi diversi.
L’antico quartiere ebraico di Saint Maximine conserva ancora l’aspetto medievale, con i portici, le case restaurate di recente (la più vecchia risale al XIII° secolo) e le sue fontane. Rue du Generale du Gaulle è il viale pedonale che conduce alla grande chiesa della Maddalena è costellato di caffè, piccoli ristoranti e negozi neanche troppo turistici. La cittadina si visita velocemente ma è un interessante stop lungo il percorso per spezzare viaggi in auto sulle strade della Provenza.