
Nei dintorni di Lubiana non c’è solo Bled ma anche altri laghi bellissimi dalle acque trasparenti, spesso circondati da montagne e villaggi. Una delle località meno conosciute facilmente raggiungibili dalla capitale slovena è Bohinj, una piccola cittadina incastonata tra le Alpi Giulie ma soprattutto un lago e dei paesaggi da cartolina difficili da dimenticare. Un luogo turistico ma non troppo, idilliaco e rilassante dove passare una giornata immersi nella natura e dove poter trovare fresco, ombra e riposo anche d’estate.

Le montagne si alzano tutte intorno al Lago Bohinj come una parete di rocce e foreste, le acque con il loro colore turchese e blu intenso sono un bellissimo contrasto di colori, di elementi e di sensazioni. Ma l’immagine che toglie il fiato è quella del lago nel suo insieme dall’alto, la vista che si ha dalla terrazza panoramica di Vogel, nel Parco Nazionale del Triglav. La funivia collega le rive del lago al Vogel Ski Centre e sale di quasi mille metri in pochi minuti (da 569 m a 1533). Il belvedere ha diversi punti panoramici e vie di accesso a percorsi per camminate tra i boschi. Il rifugio ha anche un luogo di ristoro per consumare spuntini o piatti caldi dopo lunghe passeggiate,adatti sia alla fatica che all’altitudine.

Pensavo di fermarmi a Vogel il tempo di un pranzo e di qualche foto invece sono rimasta quasi tutto il giorno, dedicandomi a passeggiate nei dintorni in tutta calma. E mi è sembrato pure un buon modo per sfruttare la spesa non proprio irrisoria di 15 Euro a persona per il biglietto di andata e ritorno in funivia. Ci sono percorsi per tutte le difficoltà, alcuni richiedono attrezzature e abilità specifiche, altri sono più “tranquilli” e alla portata di tutti.

Riscesi a valle non si può rifiutare una passeggiata lungo le rive del lago, molti lo usano esattamente come una spiaggia, complice la trasparenza delle acque e il loro colore invitate. Nella bella stagione è possibile anche fare dei giri su barche vintage che scivolano lente per poter ammirare lo scenario in angoli diversi (e senza sentire caldo sotto al sole). In alternativa, se si ha ancora voglia di camminare nei boschi, si possono intraprendere dei sentieri che portano ad una chiesetta di campagna, alle cascate di Savica o al Lago Nero nascosto nella foresta.

Con il suo ponte e i soffitti affrescati la Chiesa di San Giovanni Battista è il simbolo di Bohinj, una chiesa medievale ben conservata che appare in ogni guida turistica e in ogni cartolina. Anche se molti non lo fanno io consiglio vivamente di entrare, l’edificio è piccolo ma è un gioiello. Gli affreschi custoditi all’interno sono molto particolari, dalle tinte ancora vive e capaci di scatenare l’immaginazione tra storie di santi, angeli e animali fantastici.

L’affresco di San Cristoforo che si trova all’esterno del complesso è stato dipinto in tre versioni diverse a partire dal 1300 fino al 1500, il nuovo affresco venne direttamente eseguito sopra quello precedente e solo da pochi anni è stata scoperta la presenza degli altri due. La figura del Santo, in quel punto particolare della chiesa, era ritenuta di buon auspicio e molti fedeli si recavano apposta in quel luogo per poter avere protezione e buona sorte per tutta la giornata.
