
Capitale montana dell’Himachal Pradesh, ex città coloniale britannica e meta amatissima dagli indiani per le vacanze in famiglia, Shimla è rilassante, carina e circondata da valli panoramiche, ancora sconosciuta ai turisti occidentali che quasi sempre la snobbano a favore di altre mete. E c’è un perchè. La città, soprattutto per gli europei, ha molto di familiare, si avverte da subito una sensazione di nostalgia vaga e che ben presto si spezza, perchè la città è oggi profondamente indiana e con la sua aria vintage, le case con i cancelli di legno, le torrette, i balconi e gli abbaini, racconta una pagina di storia, a suo modo.
Shimla può essere facilmente raggiunta da Delhi con una notte di viaggio e poi uno spettacolare percorso tra le montagne a bordo di un trenino storico. Un viaggio ancora più emozionante della destinazione (qui il mio racconto) che sarà una vera sorpresa per tutti coloro che proveranno a inserire Shimla nel proprio programma. Provate l’emozione del giro in treno tra ponti di pietra e montagne, garantisco che sarà un’emozione che non dimenticherete (oltre che un’immagine diversa dell’India da conservare nei ricordi).
Arrivando in città si viene avvolti da una piacevole atmosfera vintage, come se il tempo si fosse fermato di almeno cinquanta anni, la piccola stazione in legno ha un’atmosfera tutta sua, tra i binari si muovono i treni locali e gli heritage trains, quelli che attraversano lo stesso percorso costruito dagli inglesi nell’Ottocento per collegare la capitale alla loro residenza temporanea nei mesi estivi.
Per le vie Shimla si incontrano vecchi edifici e sale da té, vetrine di souvenirs, biscottifici, pasticcerie, il cuore commerciale è Mall Road, una via storica e pedonale costellata di antichi negozi, molti dei quali con arredamenti originali dai tempi della costruzione. Le scimmiette fanno capolino dalle grondaie e puntano dispettose ai panini e alle noccioline in mano ai turisti. Occhio! Yeh darling yeh hai India!
The Ridge, la parte più alta e scenografica della vecchia Shimla, è un susseguirsi ordinato di edifici coloniali, casette a graticcio, patios, antichi teatri e biblioteche che sembrano uscite da un film in bianco e nero. Un ambiente urbano lasciato dagli inglesi e mantenuto intatto nell’aspetto ma non nelle attività primarie. Da capitale estiva a capitale del turismo interno, d’estate colorata di verde, d’inverno coperta di neve, Shilma è la città bomboniera che non ti aspetti di vedere in India.
I luoghi un tempo in mano agli inglesi, ricordo del loro controllo sul territorio, sono oggi diventati simbolo dell’identità nazionale indiana. Nella celebre passeggiata panoramica del Ridge, una lunga piazza pedonale chiusa rigorosamente al traffico, si incontrano statue del Mahatma Gandhi, di Indira Gandhi e del primo ministro dell’Himachal Pradesh dopo l’unificazione, davanti alla Christchurch, la chiesetta neogotica immortalata in decine di film di Bollywood, sventola in silenzio un’enorme bandiera indiana, visibile anche da molto lontano.
Ristoranti servono i piatti indiani più disparati, dai sapori del Nord a quelli dell’Est, fino all’estremo Sud, facendo una specie di grande riassunto delle diversità etniche di questa nazione così complessa, proprio lì, in un territorio isolato, diverso, di recente assimilazione, eppur profondamente indiano nello spirito. Se girate per negozi fate caso agli scialli di lana leggera (color crema) ricamati con fiori colorati, sono un prodotto tipico della zona e se ne trovano di diverse tipologie e prezzi, da quelli fatti a mano (giustamente costosi), a quelli prodotti in serie.
In una collina panoramica a due chilometri da Shilma si trova il Viceregal Lodge, ribattezzato Rashtrapati Niwas, un villino vittoriano costruito come residenza dei Vicerè al tempo della dominazione britannica. Completato nel 1888, tra le sue stanze ha ospitato ufficiali inglesi ma anche i primi presidenti dell’India, al tavolo di una delle sue sale nel 1947 venne discussa la divisione tra India e Pakistan, si scrisse tra quelle stanze una dolorosa pagina di storia, decisione che cambiò improvvisamente il destino di milioni di persone. Gli interni del palazzo sono scenografici ed estremamente eleganti, custodiscono archivi fotografici, arredi e oggetti originali, testimonianze storiche che ricostruiscono gli ultimi anni del raj britannico e la nascita di una moderna nazione.
Oggi la residenza è stata riconvertita in centro di studi unversitari specialisitici ed è parzialmente aperta ai visitatori con tour guidati (foto ammesse solo all’esterno dell’edificio). L’architettura si ispira allo stile rinascimentale inglese e la pietra grigia risalta in modo evidente nel cielo perennemente azzurro di Shimla. Nel caffè a fianco del palazzo potete fermarvi per una pausa e curiosare tra i tanti libri a disposizione e la collezione di foto che ritraggono personaggi illustri della storia indiana del Novecento come Gandhi e Jawaharlal Nehru.
Nei piatti tradizionali di Shilma si trovano anche ingredienti di importazione che gli inglesi coltivavano per il loro consumo, per esempio i peperoni dolci (chiamati oggi Shimla mirch), e i funghi champignon, adattati a preparazioni tipicamente indiane o avvolti in cannoli di pastasfoglia da servire accanto ad una tazza di té. A testimonianza della multireligiosità del Paese, nel centro di Shimla si incontrano una chiesa cristiana, una moschea e un tempio hindu a pochi passi l’uno dall’altro. La città alta è isolata e collegata dalla città bassa da un ascensore su due livelli, nel centro non circolano nè automobili nè rickshaw e nonostante la folla l’atmosfera è molto rilassante e tranquilla. Si può affittare un taxi per pranzare in un ristorantino con terrazze panoramiche tra le montagne, vedere mostre d’arte, assistere a concerti, oppure anche vagare senza una meta e osservare la moltitudine di turisti indiani scattarsi foto gruppo a ricordo delle proprie vacanze. Tutti amano essere a Shimla.
Intorno al centro ogni cosa parla di turismo, case vacanze, hotel multipiano, parcheggi e anche qualche lodge e cottage che si nasconde tra gli alberi della foresta. Da un lato Shimla appare tranquilla e appartata, dall’altro eè un brulicare di alberghi, ristoranti, agenzie e persone. I visitatori più temerari si arrampicano sulla montagna, per visitare il Jakhu temple e rendere omaggio al dio Hanuman, cercando di deviare nella salita l’attenzione delle scimmiette golose (e velocissime) che abitano il luogo sacro. Templi, musei, shopping, gallerie e mostre, a Shimla non mancano certo le cose da fare e da vedere, forse però il momento piu’ bello della giornata è l’attesa del tramonto, mentre la luce calda del sole che se ne va, rendendo meno austeri anche gli edifici in pietra costruiti dagli inglesi, i monti spariscono nella nebbiolina e i venditori di zucchero filato invadono di un forte odore dolce la strada. Lo chiedonoiI bambini ma finiscono per mangiarlo soprattutto gli adulti, spostando indietro le lancette dell’orologio del tempo e dei ricordi.
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