
Sarà difficile essere obiettiva perchè Barrea è uno dei miei luoghi preferiti in Abruzzo. Ma forse non ci sarà neanche bisogno di esserlo perchè la bellezza di questo posto è davvero capace di mettere d’accordo tutti. Barrea è un borgo meraviglioso che troneggia sul lago omonimo e un paesaggio che sembra quasi quello di un fiordo norvegese. Dal castello si ha una vista che toglie il fiato, un profilo da tatuare per sempre tra i ricordi più belli.

Gole, boschi e specchi d’acqua, colonie di cervi che si avvicinano tranquilli ai centri abitati, il paesaggio con i suoi colori e la sua calma perfezione è di quelli difficili da dimenticare. Barrea troneggia tra le vallate del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, diviso tra i monti della Mata e il Monte Greco, un luogo che sembrano lontano da tutto e isolato come una bolla di sapone ma in realtà vive in simbiosi con il territorio, con le sue attività millenarie e con i suoi prodotti.

L’azzurrissimo Lago di Barrea è in realtà un bacino artificiale creato a partire dagli Anni Cinquanta per ottenere energia elettrica dallo sbarramento del Sangro. Questo intervento sottrasse le fertili vallate ai coltivatori e aumentò il tasso di emigrazione degli abitanti di Barrea verso le grandi città italiane e versi gli Stati Uniti. Anche se il suo “arrivo” cambiò le sorti di molti degli abitanti, sambra impossibile oggi immaginare il profilo di questo luogo senza i colori e le trasparenze di questo lago.

Anche se l’uomo ha abitato l’area già dalla Preistoria il borgo come lo conosciamo oggi ha iniziato a svilupparsi per scopi difensivi intorno all’Anno Mille, le prime basi della fortezza vennero avviate dai monaci benedettini e il Castello resta in piedi ancora oggi come una fantastica vedetta con le sue due torri di forma diversa, la quadrata e la rotonda, dalle quali si possono vedere panorami pazzeschi. Con lo stesso biglietto è possibile visitare anche l’Antiquarium della Civiltà Safina nel quale si conservano buccheri, armi e ornamenti rinvenuti nelle necropoli del territorio.

Il centro storico è stato pesantemente danneggiato dal terremoto del 1984 e molti edifici medievali andarono distrutti per sempre. Tuttavia, recentemente il borgo è stato in gran parte restaurato e anche se a volte c’è una mescolanza notevole di palazzi antichi e recenti, nel complesso l’atmosfera generale è molto piacevole e le terrazze che si aprono su panorami vertiginosi completano il quadro e ne rifiniscono la bellezza.

A Barrea si incontrano spesso fontane, alcune anche molto belle. La prima che si può vedere è la Fontana del Lavatoio proprio davanti alla terrazza panoramica con la cornice completa sul lago, il Lavatoio è perfettamente conservato e oggi addobbato con fiori colorati. L’altra fontana, detta “di Barrea” si trova proprio davanti a una delle più belle terrazze con vista. Non lasciate Barrea senza assaggiare gli Gnocchetti agli Orapi, una pasta fatta a mano con solo acqua e farina e condita con un gli spinaci selvatici tipici della zona, un po’ amarognoli ma molto saporiti.

Dall’altra parte del lago si trova poi il piccolo centro di Villetta Barrea, dove gli alberi sembrano spuntare fuori dall’acqua come in una laguna e nel parco poco distante si possono vedere cervi in libertà, gli stessi che spesso passeggiano fino alle case del paese, attirando non poco l’attenzione dei visitatori.
