
Braccano è veramente un borgo piccolissimo, a solo tre chilometri da Matelica eppur ben nascosto tra la campagna e le attività degli apicoltori. Difficile giungerci per caso ma praticamente tutti coloro che visitano Matelica non possono non fare una sosta proprio lì, per vedere i murales del paese dipinto delle Marche. Devo dire che adoro i borghi dipinti e non vedevo l’ora di farmi un giro anche a Braccano per vedere i temi e i colori di questo piccolo museo a cielo aperto.

Braccano non ha un vero centro storico ma solo case, abitazioni private come tante altre, se non fosse per la presenza di colorati murales che rendono il luogo interessante. Si tratta di una passeggiata tra le case della gente, un luogo che non sarebbe così interessante e fotogenico se non fosse per i tanti muri dipinti che si incontrano lungo il cammino.

Con la riscoperta dei piccoli borghi e del turismo slow, diverse località in Italia, da nord a sud hanno inventato questo modo per rilanciarsi e introdursi nelle rotte dei turisti del weekend. Ad Arcumeggia (Lombardia), il primo paese dipinto d’Italia i primi murales sono stati eseguiti nel 1956, a Dozza (Emilia Romagna) dal 1965, a Orgosolo (Sardegna), a Mugnano (Umbria) a Rocca di Papa (Lazio), a Satriano di Lucania (Basilicata) e a Diamante (Calabria) dagli Anni Ottanta. Il più recente è Santangelo di Roccalvecce (Lazio) dove i primi murales ad ambientazione fiabesca sono stati eseguiti nel 2017.

Braccano è una piccola località che ha saputo saggiamente reinventarsi e dal 2001 i suoi vicoli e le sue case hanno iniziato ad ricoprirsi di colori e raccontare storie, allievi dell’Accademia di Brera, di Urbino e di Macerata, hanno iniziato a lavorare ad un capillare progetto di riqualificazione, girare per le vie del borgo è una piccola caccia al tesoro, alcuni dipinti sono facilmente visibili, altri vanno un po’ ricercati, ed è anche questo il bello, vagare divertiti tra le case alla ricerca di immagini da guardare e fotografare.

La prima immagine che si scopre del paese è forse anche la più bella, la Casa del Lupo, un’abitazione la cui facciata è stata quasi del tutto ricoperta dal volto di un grande lupo, rifinito nei dettagli. Alcuni dipinti mi sono piaciuti molto, come l’enorme pesce colorato o volto di Sophia Loren in 3D, altri un po’ meno, ma comunque è una passeggiata piacevole che merita la deviazione da Matelica e una sosta di almeno un’ora o due.
