
Il titolo è volutamente esagerato, come lo è pensare di vedere la città in mezza giornata quando non basta neanche una vita. Napoli è un luogo meraviglioso, un richiamo che attrae e che ti spinge a tornare sempre (e poi ancora una volta, e una volta in più). Tuttavia, scrivo questi consigli per tutti quelli che di passaggio con una nave da crociera preferiscono restare a bordo quando gli scali sono di breve di durata. Come si fa a osservare solo dall’esterno la magia di Napoli? E’ proibito. Mettetevi delle scarpe comode e uscite anche se il tempo è poco, concedetevi una passeggiata attraverso una delle città più belle del mondo. Napoli ammaliatrice getterà su di voi un incantesimo perenne e vi spingerà a ricercarla ancora prima di quanto possiate immaginare.
Se arrivate a bordo di una nava da crociera tutto è facilmente a portata di mano, uscendo dal porto vi trovate già nel ventre della città, dovete scegliere solo dove iniziare ad attraversarla e quali attrazioni vedere. Se avete poco tempo preparate già un itinerario da fare a piedi con l’aiuto dei mezzi pubblici, la metro sarà un’ottima alleata soprattutto perchè veloce, moderna e un vero e proprio monumento in più da scoprire.
A piedi potrete raggiungere in pochi minuti Castel Nuovo, conosciuto anche come il Maschio Angioino, uno dei simboli della città che vi darà il benvenuto con le sue torri possenti e tutta la sua bellezza. Da Piazza del Municipio continuate a camminare su Via Vittorio Emanuele III fino a Piazza Trento e Trieste, dove si concentrano anche molti locali e caffè famosi della città. Soprattutto di mattina l’atmosfera è già carica di energia, persone per le strade, profumi e colori, palazzi imponenti e storia che si sovrappone in una miscela omogenea e irresistibile.
Sulla destra si trova uno degli ingressi alla celebre Galleria Umberto I, quasi gemella della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Prendetevi un po’ di tempo per passeggiare sotto al soffitto di volte e vetrate, in un centro commerciale Art Nuveau dall’aspetto imponente e delicato, possente ma luminoso, leggero, in un equilibrio perfetto. Dal lato opposto della strada poi il Teatro San Carlo, uno dei palcoscenici più belli e famosi al mondo.
All’angolo con Piazza del Plebiscito mi sono fermata poi al Gambrinus per un caffè profumato sulle belle tazzine in porcellana decorata. Questo luogo non è semplicemente un bar e pasticceria ma un caffè storico, un salotto bellissimo ed elegante con opere d’arte, pregiati arredi e una storia tutta sua. Un tempo tappa fissa di viaggiatori nella Belle Epoque, luogo d’incontro di intellettuali e artisti che ancora trasmette la sua eleganza. Vetrine strapiene di dolci meravigliosi e lampadari leggiadri, giochi di specchi e riflessi. Non si sa cosa scegliere (nè dove guardare).
Piazza del Plebiscito è la piazza più nota della città, ampia, ariosa, scenografica e luogo di eventi e concerti memorabili. Con la sua rotondità accoglie e coccola, facendo quasi dimenticare che proprio di fronte a lei si trova un poderoso Palazzo Reale. La carrellata di sovrani e personaggi illustri sorveglia la piazza dal lato opposto, tra le nicche della bella struttura nobile color grigio e salmone. Non si tratta solo un edificio ma di un complesso di palazzi e cortili, direttamente collegati anche al Teatro San Carlo e ai giardini interni. In una passeggiata di poche ore non avrete modo di vederlo ma appuntatevelo per la prossima visita perchè è a dir poco meraviglioso.
Da piazza del Plebiscito consiglio poi di risalire verso l’interno della della città con una camminata in Via Toledo, senza farvi distrarre troppo dalle cascate ininterrotte di negozi raggiungete la stazione della metropolitana che porta lo stesso nome della via.
Non a caso vi consiglio di prendere la metro proprio da quì, la stazione Toledo è stata inaugurata di recente ma già è considerata la più bella d’Europa, cinque piani e un percorso che conduce dalla terra al mare in un connubio perfetto che celebra in modo astratto la splendida geografia di Napoli. L’immagine divenuta celebre è il grande occhio blu scintillante che si osserva scendendo e salendo la scala mobile. Attrazione turistica ed esposizione d’arte contemporanea appena al costo del biglietto della metropolitana.
Scendete alla fermata Dante e dalla Napoli elegante, spaziosa e profumata di mare vi ritrovate in un universo quasi opposto, i vicoli, le strade antiche, le chiese monumentali che si fanno spazio tra banchi di libri, curiosità, antichità e souvenirs. Ora l’odore che sale non è più quello della salsedine ma quello della pizza, del fritto e delle golosità per le quali Napoli è famosa in tutto il mondo (e che solo lei riesce a fare così bene). Cuore pulsante è Via dei Tribunali, lungo la quale si incontra anche la Cappella di San Severo e famose pizzerie, oltre che oggettistica simpatica, murales e l’accesso alla famosa “Strada dei Presepi”: San Gregorio Armeno.
Vagate per San Gregorio Armeno perchè soprattutto di mattina avrete modo di girare indisturbati e senza fare a spallate tra la folla di curiosi che si accalca a curiosare tra le figure dei presepi artistici e le immagini che ritraggono personaggi famosi. Ancora una passeggiata e vi trovate in Via Duomo, vedrete davanti a voi la sagoma della Cattedrale ed è obbligatorio entrare per vederne gli interni opulenti e barocchi. Dopo aver visitato il Duomo scendete in direzione del mare fino a Corso Umberto I, è ora di avviarsi di nuovo verso la nave. Il porto non è distante come sembra e con una passeggiata di venti minuti (massimo mezzora) si raggiunge tranquillamente Piazza Municipio che è stata il punto di partenza di questo rapido ma avvincente giro d’esplorazione.
E quando dalla nave vedrete il profilo della città allontanarsi sentirete un brivido e un richiamo, l’eco di quella sirena leggendaria legata al mito della fondazione stessa della città. Sarà Partenope a tirarvi indietro per la giacca o forse il grido della golosità o della smania di sapere, della voglia di scoprire altri panorami, di vedere e conoscere i suoi musei, di lasciarsi guidare ancora dalla sua energia travolgente e vorticosa. In ogni caso ne sentirete la mancanza. Quattro ore a Napoli non sono niente ma bastano per innamorarsi ufficialmente e promettersi, davanti al Vesuvio che lentamente sparisce all’orizzonte, di tornare prestissimo a vederla ancora.