
Italiana ed esotica, caotica e regale. Palermo è una città che può piacere o non piacere, ma in entrambi i casi basta uno sguardo. La storia, l’aria del mare, le palme, edifici maestosi e animatissimi quartieri popolari, i profumi di fritto e di forno, di dolci stucchevoli ma splendidi come sculture, con profumi che tradiscono forti influssi mediorientali. L’incontro di diverse culture del passato sopravvive nell’architettura come in cucina, nell’abbondanza di decorazioni, di piante, di fiori e di tradizioni. Che bella che è Palermo! Davvero non mi stanca mai.
Palermo è una delle mete più gettonate dalle navi da crociera, una tappa molto gradita durante le rotte nel Mediterraneo Occidentale sia per la bellezza della città che per la possibilità di esplorare l’entroterra o rilassarsi lungo le belle spiagge nei dintorni. Un giorno non è nulla per esplorare davvero Palermo, l’ideale è tornarci in più occasioni per scoprirne un pezzetto alla volta. Se volete conoscere la città per la prima ecco un piccolo itinerario da fare a piedi nel centro, in una giornata è possibile concedersi una lunga passeggiata tra i viali e monumenti di Palermo, e magari scegliere anche un paio di luoghi da visitare dall’interno, in base a ciò che più vi attira (musei? Teatri dell’opera? Luoghi insoliti? Palazzi nobiliari?). C’è talmente tanto da vedere che è impossibile rimanere delusi.
Visitare Palermo senza prenotare un’escursione organizzata è piuttosto semplice, basta incamminarsi dal porto verso il cuore della città, risalendo via E.Amari, la strada termina davanti alla figura del Teatro Politeama, elegantissimo edificio con richiami al mondo classico. Proseguendo per via Ruggero Settimo si giunge di fronte al Teatro Massimo, e non vi sarà difficile riconoscerlo perchè è davvero immenso e monopolizza l’intera area di Piazza Giuseppe Verdi. Massimo di nome e di fatto, il più grande teatro palermitano è uno spettacolare tempio delle arti. Possente, e decorato con solenne eleganza, è uno dei teatri dell’opera più belli d’Italia (visitabile all’interno con visite guidate a orari prestabiliti e della durata di circa un’ora).
Dal Teatro Massimo inizia Via Maqueda, un lungo corso costellato da edifici antichi, chiese, ma anche negozi e rosticcerie. Luogo perfetto per assaggiare lo streetfood palermitano, che è tra i più gustosi al mondo. Panelle, arancine, stuzzichini, cannoli ripieni, pasta di mandorle, marzapane. Un tripudio di odori, forme (calorie) e colori che vi sedurrà all’istante. Anche se non avete il tempo per visitare i colorati mercati di Palermo trovete comunque in ogni strada dei locali per immergervi nella gastronomia colorata e briosa della città. Non dite di no.
Via Maqueda culmina poi nei Quattro Canti, uno spettacolare incrocio di strade contraddistinte da quattro edifici uguali. Cambiano alcune decorazioni, le statue delle quattro stagioni e di altrettanti re spagnoli che regnarono anche in Sicilia (da Carlo V a Filippo III) e sante patrone della città. Poco distante la bella Fontana Pretoria, un monumento dalla genesi piuttosto travagliata. La fontana fu originariamente costruita a Firenze ma venne acquistata dall’ex vicerè di Sicilia e smontata in oltre seicentoquaranta pezzi per garantirne il trasporto. Le statue e i marmi viaggiarono per mezza Italia per raggiungere Palermo. Da questo angolo svoltate verso Via Vittorio Emanuele per trovarvi davanti alla Cattedrale, una meravigliosa chiesa che mantiene ancora oggi dettagli, decorazioni (e iscrizioni) risalenti al periodo della dominazione araba dell’isola. Il suo stile è un continuo fondersi tra Oriente e Occidente, tra tradizione e imprevedibilità. Prima di giungere alla piazza potete fermarvi a vedere la chiesa di San Giuseppe dei Teatini (barocca da restar senza fiato), oppure la Statua di Carlo V a Piazza Bologni e il bel patio spagnoleggiante di Palazzo Castrone.
Poco distante, lungo la stessa strada si trova anche il Palazzo dei Normanni, luogo collegato alla personalità di Federico II e per anni sede della Scuola poetica Siciliana. Un complesso massiccio circondato da un giardino di palme; ha resti fenici nelle fondamenta, un primo assetto nato durante la dominazione saracena e una struttura più ambiziosa modellata sotto il potere dei Normanni. Ruggero II inserì nel complesso del palazzo la Cappella Palatina, una splendida basilica medievale i cui interni sono ricoperti da meravigliosi mosaici su fondo dorato.
Siete già stati a Palermo o cercate un luoghi interessanti fuori dal turismo di massa? Allora vi consiglio di prenotare una visita alla Casa Museo Le Stanze al Genio per scoprire una collezione vastissima di maioliche artistiche organizzata con armonia all’interno di un palazzo signorile nel quartiere della Kalsa (nelle vicinanze della bella Fontana del Genio). A noi è piaciuto moltissimo e un po’ di tempo fa ho dedicato un post intero solo a questo luogo.
Vi affascina l’eleganza della nobilità di un perduto passato? Mettete in programma una visita a Palazzo Mirto, per perdervi tra appartamenti regali con mobili sontuosi e opulenti. Si tratta di una Casa Museo tra le più belle della città, proprietà della famiglia Filangeri, principi di Mirto, una residenza fantastica donata dall’ultima erede della casata alla Regione Sicilia ed ora aperto al pubblico. Vedrete tessuti artistici, tappeti, lampadari di cristallo, pavimenti in marmo colorato e cineserie, secondo le mode dell’alta società. Molto carino il teatrino privato, con scenari dipinti a mano, dove si tenevano spettacoli con i pupi siciliani. Fermatevi a guardare con attenzione i dettagli della Sala Ricamata, che sfoggia splendidi arazzi con personaggi e scene della Gerusalemme Liberata del Tasso.