
Fontignano è un borgo nella campagna del Trasimeno, circondato da altri piccoli centri storici tra cui Agello, Sant’Arcangelo e Mugnano (il paese dei muri dipinti). Gli abitanti di Perugia e delle città vicine conoscono il luogo soprattutto per la sua tradizionale Festa del Torcolo, un dolce a forma di anello tipico della zona e celebrato in una vivace sagra paesana. In realtà il luogo ha una storia piuttosto interessante e ospita da più di cinquecento anni le spoglie di un famoso artista del Rinascimento : Pietro Vannucci detto “Il Perugino”.
Il divin pittore, nato a Città della Pieve, finì i suoi giorni proprio a Fontignano, colpito a sorpresa dalla peste mentre stava dipengendo l’Adorazione dei Pastori per la chiesa dell’Annunziata. Questa piccola chiesa dall’esterno non sembra niente di che ma all’interno custodisce la tomba del Perugino e l’ultimo affresco completato dall’artista: la “Madonna con il Bambino” datato 1522, un anno prima della sua scomparsa. Il pittore venne sepolto frettolosamente nel terreno adiacente la chiesa (probabilmente dagli allievi della sua bottega che temevano il contagio) e il monumento funebre che oggi custodisce i resti è stato messo in piedi solo nel 1929.
Quando non riuscì più a soddisfare i gusti dei mecenati di Roma e Firenze, Il Perugino venne messo da parte dai nuovi talenti emergenti (tra cui Raffaello che fu suo allievo), nell’ultima fase della sua carriera il pittore stabilì la sua bottega proprio a Fontignano e continuò a fare quello che sapeva fare meglio: con una ripetizione tecnica che è quasi plagio di se stesso. L’artista infatti aveva preso l’abitudine di utilizzare gli stessi cartoni per diverse opere, pur di creare sempre di più e velocemente (per esempio l’ultimo affresco di Fontignano ricorda moltissimo la Madonna di Santa Maria Maggiore a Spello). Ma fu proprio questa produzione “seriale” a penalizzarlo nei suoi ultimi anni di vita.
All’interno della piccola chiesa fate caso anche all’Adorazione dei Pastori, in realtà si tratta solo una foto ad alta risoluzione che ricorda il luogo in cui si trovava l’affresco prima di venir tagliato in 3 pezzi e staccato, l’originale è oggi custodito al Victoria and Albert Museum di Londra. Quando l’artista morì l’opera era ancora incompiuta. Dietro l’altare, si trovano alcune porzioni dell’Annunciazione del Bonfigli, purtroppo in pessimo stato di conservazione, avvicinatevi per vedere alcuni dettagli rimasti. Per l’ospitalità e le tante informazioni ringrazio il Sig. Ciro Seghetta, discendente della famiglia che scoprì i resti del pittore nel 1925.
La chiesa principale di Fontignano pur non essendo particolarmente antica è un edificio appartiene al circuito delle “Chiese Leonine”, un insieme di strutture religiose disseminate nei territori di Perugia, Marsciano i dintorni del Lago Trasimeno con caratteristiche architettoniche piuttosto simili. Volute dall’ex arcivescovo di Perugia divenuto Papa Leone XIII sono contraddistinte da dettagli in cotto e facciate semplici, lineari e senza fronzoli. Impossibile non notare il campanile in mattoni arancio visibile già dalla campagna. Sopra la collina si vedono ancora oggi porzioni dell’antico castello, nel quale visse per alcuni anni anche il Barbarossa, e a valle resta ancora in piedi la struttura dell’Hospitale di Fontignano, una residenza temporanea proprio sulle via che da Perugia conduce a Città della Pieve, un luogo nel quale i viandanti si fermavano per dormire o venire curati, a metà strada tra la pensione e il centro di primo soccorso.
La maggior parte dei Perugini di oggi conosce Fontignano per un evento in particolare : La Festa del Torcolo. Ogni anno un dolce gigante (nel 2019 la ciambella gigantesca è stata di 100 kg) legato alla tradizione del luogo. Si tratta di un dolce antico e dal valore simbolico, apparentemente semplice e “secco” ma in realtà profumatissimo e ricco di aromi diversi e colori della frutta candita. Un tempo veniva donato dai ragazzi per ufficializzare un fidanzamento e, sempre sencondo la tradizione, pare che alle “zitelle” del tempo venissero posti sulla soglia dei torcoli di paglia per scherno. La comunità di Fontagnano festeggia con una festa paesana tutti gli anni il taglio del torcolo ogni seconda domenica di Quaresima sui giardinetti pubblici. Il dolce è offerto a visitatori in gran quantità e l’attesa, il taglio e la distribuzione sono una vera festa. Devo dire che quando è stata rimossa la plastica di protezione (complice anche un vento leggero) tutta la piazzetta è stata invasa di un profumo di anice e pasta dolce lievitata.