
Anche nelle corte giornate invernali l’Umbria riesce a regalare momenti preziosi, anzi, proprio le feste natalizie sono l’occasione giusta per regalarsi un weekend per scoprire presepi viventi e suggestive tradizioni che rivono ogni anno grazie al contributo dei volontari locali. Ripa e Petrignano d’Assisi, due diversi allestimenti per sorprendere i visitatori, due idee per scoprire due borghi umbri e il loro modo di mettere in scena il Natale.
RIPA E LA CIVILTA CONTADINA
Il presepe vivente di Ripa è forse uno dei più originali e coinvolgenti di tutta la regione, soprattutto perchè la scena della Natività si sposta dalla Betlemme dell’Anno Zero per arrivare nella civiltà contadina di tardo Ottocento. Tutto il paese mette in piedi una bella manifestazione, aprendo locali a piano terra, creando scene e situazioni della vita dei propri nonni e bisnonni, con oggetti e abiti d’epoca, e offrendo ai visitatori anche delle gradite degustazioni lungo il percorso.
Pane al formaggio, polenta, oppure un bicchierino in taverna o un dolcetto, e la bruschetta arrostita sulla brace e condita con l’olio nuovo. Alcune caratteristiche cambiano ogni anno mentre altre si mantengono più o meno uguali. Il borgo è di per sé molto carino e ben si presta a trasformarsi in un teatro notturno con scene di vita d’altri tempi. Data la crescente popolarità dell’evento aspettatevi di trovare molta gente (e quindi file per entrare e per le degustazioni), cercate di arrivare tra i primi per non ritrovarvi nella folla.
Dagli antichi mestieri alla vita quotiana d’altri tempi, un mondo che sembra lontanissimo e nel quale non c’erano prodotti di consumo ma tutto era frutto del lavoro manuale, dalla vendemmia al cucito, la maglia, la pasta fatta in casa, la premitura dell’oliva, dove le cose non venivano acquistate e a breve buttate ma sistemate periodicamente, aggiustate da mani esperte, come i coltelli in mano all’arrotino e le sedie dall’impagliatore.
IL PRESEPE VIVENTE DI PETRIGNANO
Alle porte di Assisi, a Petrignano, nella pianura bagnata dal Chiascio si svolge da diversi anni un presepe vivente molto scenografico e curato, anche se piccolo di dimensioni. La location, tra le porte del borgo e le acque del fiume, si presta tantissimo alla rappresentazione della Navità alla luce di deboli candele. L’accesso è per gruppi e si avanza tra scene recitate che si sviluppano lungo il percorso, nicchie animate da scene di vita quotidiana, giochi di luci e antichi mestieri.
La parte conclusiva, tra barche e reti di pescatori è probabilmente la più bella, soprattutto perchè al buio il tremolante indugiare dell’imbarcazione sull’acqua sembra l’immagine rubata a un film. Il presepe vivente festeggia nel 2019 la sua quarantesima edizione, ed è uno dei più longevi e famosi di tutta l’Umbria. Per entrare si paga un biglietto d’ingresso ma il ricavato è devoluto in beneficienza.