
Vietri è una città in bilico sul mare, vola come gli altri borghi spettacolari della Costiera, ma è ancora con i piedi per terra, facile da raggiungere, vicina a Salerno e alle strade a scorrimento veloce. E’ la porta d’accesso ad uno degli iternari più scenografici d’Italia, case bianchissime o variopinte, un paese turistico ma soprattutto legato all’artigianato locale, la produzione di maioliche artistiche ormai famose nel mondo.
Vietri è una località curata, graziosa, circondata da panorami da urlo e neanche caotica come Amalfi o Positano, due luoghi dove in alta stagione si fa fatica anche a camminare senza fare a spallate. Il paesaggio è spettacolare, tra montagne a picco sul mare, baie dove ormeggiano barche di pescatori e balconi cittadini con vedute da contemplare. Ancora più in alto la terrazza di Raito, un borgo di montagna con hotel di lusso, vigneti e viste mozzafiato su Vietri e sulla Costa.
Vicoli ombrosi per ripararsi dal sole, piazzette dove si respira aria di paese e i muri raccontano leggende e usanze del posto attraverso la ceramica. L’artigianato locale che diventa arte e fa da cantastorie, coinvolgendo i visitatori nel loro cammino. E tutto il centro di Vietri racconta la storia della maiolica, dalla cupola multicolore del duomo ai murales di maiolica sparsi ovunque per i vicoli, cesti di tazzine di caffè dipinte a mano, esposte come se fossero frutta e verdura da scegliere al mercato.
A Vietri è d’obbligo passeggiare tra una miriade di negozietti artigianali in cerca di oggetti in ceramica prodotti in loco, le botteghe sono ancora oggi a conduzione familiare. Per fortuna almeno lì non troverete i classici souvenirs scemi, se volete portavi a casa un regalino dovrete per forza dirigervi sulla produzione artigianale, più o meno costosa a seconda del modello. Diversi negozi hanno diversi stili decorativi, prima di comprare fatevi un bel giro completo e osservate, alcuni potrebbero catturarvi l’attenzione più di altri.
La storia della maiolica a Vietri segue quella dell’Abbazia di Cava dei Tirreni, la richiesta della produzione di piastelle e utensili generò i primi centri di produzione in città e l’offerta negli anni divenne sempre maggiore sia nei numeri che nella qualità. Nel Medioevo e nel Rinascimento la ceramica di Vietri iniziò a diventare famosa e il centro da fornitore ufficiale dell’Abbazia si trasformò in una delle base produttive più prestigiose e ricercate: vasi per speziali, utensili da cucina, mattonelle, ornamenti, oggetti sempre più sofisticati, belli e funzionali.
Nei primi del Novecento alcuni artisti tedeschi della ceramica contribuirono ad una nuova ondata creativa nella produzione, si mescolano stili tradizionali e innovazioni in un prodotto ormai così famoso da non aver bisogno di presentazioni. L’Asinello introdotto dall’artista tedesco Dölker è divenuto oggi uno dei simboli della Ceramica Vietrese, tanto che la sua sagoma è visibile ovunque, come un monumento, dalle vetrine alla statua nel parcheggio cittadino.
Tradizione, innovazione, minimalismo o osplosione di colori, la Ceramica di Vietri vi conquisterà a suon di raffinatezza e contrasti cromatici. E se dopo aver vagato per tutti i vicoli della città non ne siete ancora sazi c’è sempre Villa Guariglia e il Museo della Ceramica, oppure fermatevi a guardare il Palazzo della Fabbrica Solimene che è talmente imponente e colorato da ricordare gli edifici modernisti di Barcellona.
Aggiungete Vietri al vostro itinerario in Costiera Amalfitana e non ve ne pentirete. Sgranchitevi le gambe in un ambiente positivo, colorato e con prezzi alla portata di tutti, giungete alla terrazza del Belvedere per avere una vista panoramica delle case di Vietri e delle sue montagne, mangiate qualcosa seduti sui tavolini direttamente sulla vie del centro storico, godendovi l’atmosfera quotidiana di un paese meno sfruttato dal turismo, autentico, verace e per niente colonizzato.
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