
Guilin di per sé non sarebbe così bella ed entusiasmante, le cose da vedere sono poche e l’intera città è residenziale e solo moderna. Ad un’area pedonale strapiena di negozi simile a un centro commerciale scoperto si alterna un’area di giardini e monumenti, piacevole si, eppur nulla di trascendentale. Ma in un viaggio in Cina a Guilin bisogna andarci, la città principale del Guanxi è il punto di partenza per bellissime escursioni tra i villaggi delle minoranze etniche, le belle risaie a terrazza chiamate la “spina dorsale del drago” o la navigazione turistica del fiume Li. Tre validi motivi per scaricare i bagagli in un qualunque hotel di Guilin almeno quattro o cinque notti di fila, e magari nei ritagli di tempo esplorare anche i giardini della città.
Arrivati a Guilin la prima cosa da fare è cercare un’agenzia turistica locale per prenotare i tour nei dintorni della città. La guida Lonely Planet in genere lascia dei buoni consigli aggiornati, quindi conviene farsi un’idea dei luoghi e dei gestori con il libro alla mano, magari senza perdere troppo tempo a farsi fare preventivi da ognuno perchè come detto prima alla fine itinerari e prezzi finiscono per essere sempre gli stessi ovunque. Una volta presi gli appuntamenti per i giorni successivi si può approfittare del tempo libero per fare un giro in città e una passeggiata serale lungo il lago Shanu dove statue di rane portafortuna, ponti a zig zag per scacciare gli spiriti e anche barchette che si muovono lente sull’acqua.
L’immagine simbolo di Guilin sono le Pagode del Sole e della Luna, quasi uguali di giorno ma illuminate in modo diverso durante la notte, la Pagoda del Sole diventa dorata mentre quella della Luna si veste di un ipnotico color argento. Una gran bella visione. Molto vistose, e anche un po’ pacchiane, sono invece tutte le luci multicolor con le quali sono stati evidenziati gli alberi, ci sono così tanti neon di tinte diverse che sembra di stare in discoteca e non ci si concentra più sull’immagine semplicemente perfetta delle due pagode. Un consiglio: andate a vedere il giadino di sera ma arrivate al tramonto quando ancora gli alberi non diventano evidenziatori da ufficio e tutto è più bello, poetico e aggraziato.
A parte il grande lago – giardino il centro di Guilin è abbastanza monotono. Tuttavia la città è molto comoda e non si soffoca nè per la folla nè per il traffico, nel tempo libero potrete rilassarvi, trovare ristoranti carini e fare anche delle belle passeggiate senza il rischio di venire asfaltati dalle macchine. Fate una sosta anche nella grande piazza moderna dove la pavimentazione è una grande carta geografica, magari abbastanza approssimativa e squadrata, di tutto il mondo.
Durante le varie escursioni in piccoli gruppi che acquistano da Guilin ci sono spesso delle soste nei villaggi campestri nei dintorni della città, vale sempre la pena scendere e andare a conoscere la vita quotidiana nella Cina ancora sospesa tra la vita moderna e la tradizione del passato .
In piccoli centri sorti intorno ai corsi d’acqua la navigazione fluviale è ancora importantissima per il trasporto di persone e beni materiali, fate caso come anche il villaggio più piccolo sarà dotato di un molo per imbarcazioni commerciali o monoposto, oltre che i le barche e zattere usate quotidianamente dai pescatori. Proprio come nei piccoli borghi d’Italia si incontrano ancora gli anziani che giocano a carte sui tavolini all’aperto e le piccole attività di ristorazione diventano luogo di incontro e scambio di chiacchiere e informazioni.
Geograficamente distante da Pechino e Shanghai ma collegata in modo rapido e capillare (ed economico) tanto da diventare virtualmente vicina anche alle più grandi città del Paese, Guilin è una tappa strategica per riportare a casa tra i più bei ricordi che la Cina possa regalare, quindi non risparmiate nè tempo nè escursioni e andate alla scoperta del Fiume Li, dei villaggi Yao e dei panorami di Longsheng tra una giornata e l’altra di permanenza in città.