
Nella parte meridionale della Cina anche in gennaio le temperature si fanno più miti e l’aria appare leggera, meno nebbiosa, liberi da freddo e smog si riscopre anche un cielo azzurro e i raggi tiepidi del sole. La regione del Guanxi è famosa per le sue colline carsiche dalle forme molto fantasiose, un paesaggio da esplorare con quel lento percorso i barca che è tra i più bei scenari fluviali del mondo. Lo scivolare lento dell’imbarcazione sull’acqua regala immagini che sembrano uscite da un acquerello, la navigazione sul fiume Li è un’escursione che da sola vale il viaggio fino a a Guilin.
Ogni agenzia turistica di Guilin propone almeno una decina di diversi pacchetti per la visita ai paesaggi del fiume Li e alla fine le opzioni sembrano tutte uguali. Meglio non scervellarsi troppo e prendere la prima opzione proposta a una cifra ragionevole. Da Guilin city al luogo d’imbarco ci sono circa due ore in autobus (che sembreranno interminabili), da sommare poi alle altre quattro di crociera (che invece voleranno) e un insieme di soste forzate ad aspettare gli altri. Purtroppo anche se si acquista un biglietto autonomo o un tour a numero chiuso ci si ritrova immancabilmente mescolati in mezzo a tanta altra gente. Ci sono imbarcazioni di vario tipo ma io consiglio quelle a due piani così da poter lasciare la poltroncina per salire sul ponte esterno e assaporare ogni attimo della navigazione.
Il periodo migliore è proprio l’inverno, niente piogge, il cielo è limpido e la temperatura mite, gli alberi e l’erba sono nel pieno dei loro colori e non c’è nessuna traccia dell’umidità pesante che invece assale gli stessi luoghi durante il periodo dei monsoni. Il paesaggio è fantastico e c’è veramente poco da dire, malgrado i disagi, il chiacchiericcio della gente e le ore passate in piedi attaccata a un corrimano di ferro, ogni istante è stato prezioso e indimenticabile.
I pescatori dei villaggi lungo il fiume Li vivono di pesca al cormorano, una pratica antica ma anche un po’ discutibile. Il cormorano viene tenuto al guinzaglio come un cagnolino e pesca i pesci per i pescatori trattenendoli in gola, scende in picchiata sott’acqua e riemerge in tempo record, una specie di collare gli impedisce poi di ingoiare la prede che vengono poi estratte dal pescatore. Questi uccelli acquatici pescano in apnea e si muovono in estrema velocità, ma è molto difficile credere che la routine di ingoiare e rigettare il pesce dalla gola non sia affatto problematica per quei poveri animali.
La seconda parte del giro prevede un cambio di imbarcazione, si scende dalla barca a due piani per continuare su diverse zattere di bambù, si è circondati dalla campagna e il paesaggio appare sempre uguale e sempre diverso, avvolto nella sua magia. Il sole che scende crea un bellissimo quadro e gioca con i profili merlati delle colline come tra i pizzi di una tenda. Non me ne sarei più andata ma come consuetudine al calar del sole tutti i gruppi ritornano nei loro bus diretti in città.