
Una bella coperta di nebbia ti accoglie d’inverno a Xi’An. Nel cuore della Cina e della sua storia la città è nota per essere la piattaforma di partenza per la visita all’Esercito di Terracotta, uno dei ritrovamenti archeologici più clamorosi di tutti i tempi. Il modo più comodo per raggiungere Xi’An in autonomia è prendere un treno notturno da Pechino, si dorme in tranquillità e si viene svegliati poco prima della destinazione. Xi’An non è una città particolarmente bella ma guai ad andarsene senza avergli dedicato una giornata, soprattutto per due validi motivi:
1 E’ la città dei celebri ravioli cinesi al vapore, e come li mangerete a Xi’An in nessun altro luogo della Cina. Ci sono ristoranti che li servono non-stop con i più svariati ripieni e i prezzi sono piuttosto abbordabili.
2 La città nasconde nel suo centro moderno un sorprendente mercato notturno dove andare a caccia di foto, di stuzzichini e di oggetti insoliti da comprare (ben diversi dalla solita paccottiglia omologata per turisti).
E proprio nel mercato notturno di Xi’An ho fatto tra i migliori acquisti di tutto il viaggio. Ci sono negozi s p l e n d i d i di articoli e oggettistica di seconda mano oltre che botteghe artigiane carine dove i turisti non sono ancora la routine ma una presenza saltuaria. Il mercato si svolge nei vicoli del quartiere islamico di Huimin, la colonia abitata dal gruppo etnico Hui di religione musulmana. Soprattutto alla sera vedrete levarsi fumi da enormi wok, nuvole che si sollevano sulla strada, montagne di noodles e ravioli, piramidi di cibo cotto e altrettanto in cottura, ai bordi della strada. Anche se non vi metterete a mangiare o a comprare la passeggiata in questo quartiere di Xi’An è molto piacevole e intrigante, da sola merita un prolungamento del soggiorno in città.
Anche di giorno le cose da vedere a Xi’An non mancano, la città sfoggia ancora la sua bella cinta muraria sulla quale si può passeggiare o anche andare in bicicletta, dimenticandosi per un attimo del traffico che sta sotto. Le mura spesse 15 metri sono imponenti oggi come ieri, si estendono per svariati chilometri e sono ancora in ottimo stato di conservazione. Le torri della campana e del tamburo sono molto belle di notte quando le illuminazioni aprono per loro un varco tra la nebbia.
Se vi piace la storia non mancate una visita al Museo Provinciale di Shaanxi che custodisce una marea di reperti (è il secondo polo museale di tutta la Cina) in una struttura e multilingue. In una giornata fredda e umida è anche un buon modo per conoscere nuove pagine di storia rilassandosi in un ambiente riscaldato e accogliente. Includete una sosta obbligatoria anche alla Pagoda della Grande Oca Selvatica, un bell’edificio buddhista a cinque piani, visibile già da lontano nonostante la nebbia.
L’elegante pagoda, contornata da un complesso di stanze, piazzette e giardini, e fu costruita durante la dinastia Tang, e secondo la leggenda in onore di un monaco che intraprese un viaggio verso l’India per studiare la disciplina buddhista, i cicli delle reincarnazioni e il karma. Journey to the West, uno dei classici della letteratura cinese, racconta proprio di questo rocambolesco e rischioso viaggio verso “occidente” del monaco Xuanzang, un percorso pieno di disavventure, pericoli, armi mitiche, personaggi reali e immaginari, incontrati lungo il cammino. Xi’An pur nel suo aspetto un po’ austero e grigio riuscirà a intrattenervi per almeno un intero giorno extra, andarsene subito dopo aver visto l’Esercito di Terracotta sarebbe un vero peccato.