
Una corolla di case bianche tra il mare e il deserto, un porto dalle acque calmissime, sole accecante, rocce appuntite, palme, minareti e smalti, Muscat è una tipica cartolina dall’Arabia e il suo entroterra è altrettanto pittoresco e affascinante. La capitale dell’Oman si visita facilmente in un giorno, per le vie della città vecchia si può girare quasi sempre a piedi e qualora se ne abbia bisogno i taxi costano pure poco. Prima di andarci sul serio non sapevo molto di questo luogo ma da subito mi è piaciuto, non ci sono grattacieli e psichedeliche costruzioni come negli Emirates ma tutto è organizzato e preciso, l’eleganza è più legata alla tradizione, alla natura (vera o ricreata a tavolino), all’armonia tra edifici pittoreschi e un paesaggio aspro battuto dal sole.

IL LUNGOMARE DI CASE BIANCHE TRA MERLETTI DI ROCCIA
La Corniche di Mutrah è la scenografica passeggiata pavimentata che divide la case di Muscat dal porto e dal mare, ogni visita della città deve iniziare proprio da lì. Incontrerete bellissimi i gazebi e giardinetti “impossibili” (Muscat è in pieno deserto) che divengono piccole oasi per riposarsi qualche minuto. Il bel lungomare, pulito, ampio e silenzioso, rende la città un posto vivibile a misura di pedoni. Pare che i palazzi non vengano costruiti oltre i sette piani per non superare l’altezza dei minareti, quindi la città non si allunga verso il cielo ma verso la terra, facendosi spazio in un territorio non sempre facile e né pianeggiante.

IL SOUQ DELLE MERAVIGLIE
Il luogo che ho amato di più di tutta Muscat è proprio il suo souq meraviglioso che si estende tra i vicoli del centro (e anche sotto il manto stradale) in un reticolato fitto, un caos organizzato di profumi, colori e immagini. Tra i tanti dettagli vince l’aroma dell’incenso, tipico dell’Oman, la resina pregiata che si brucia in dei recipenti quadrati di terracotta, si acquista in grani che sembrano cristalli e le sue leggere colonne di fumo si liberano nell’aria in ogni dove. Tra passamanerie luccicanti, braccialetti, gallerie di essenze e sacchi spezie è facile perdersi e vagare per ore, i prezzi sono abbordabili ed è possibile trovare oggetti interessanti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non si tratta di un luogo turistico ma di un mercato reale frequentato abitualmente dai cittadini di Muscat per i propri acquisti e per gustare, camminando da un banco all’altro, frutta secca e spuntini veloci.

LE FONTANE NEL DESERTO
Cosa c’è di più speciale dell’impossibile? Per esempio l’acqua che sgorga nel deserto o delicatissimi fiori colorati che contrastano l’aridità della sabbia e la forza del sole? La rarità di un’immagine assume un valore simbolico e una bellezza intensa quanto sfuggente. A Muscat vi capiterà sicuramente di incontrare delle fontane scroscianti, dettagli impossibili il cui scopo è rendere più ricercato e sofisticato l’ambiente, abbellire e regalare l’emozione di una gioia (quasi) impossibile.

LA MOSCHEA DEL SULTANO QABOOS
L’esempio più vistoso della rinascita omanita è proprio la bellissima Moschea voluta dal Sultano Qaboos appena fuori il territorio di Muscat. Si tratta di una costruzione enorme, realizzata per stupire e destare meraviglia. Il luogo di culto è di una bellezza abbagliante, tra marmi preziosi, cupole scenografiche e motivi geometrici colorati vi appariranno anche lampadari di cristallo e tappeti artigianali per i quali furono necessari anni di preparazione. La grande sala centrale può ospitare anche ventimila persone contemporaneamente.

IL PALAZZ0 DI AL ALAM E LE FORTEZZE PORTOGHESI
Residenza del Sultano dell’Oman, il Palazzo è visibile solo dal cortile esterno ma sicuramente merita una sosta per il percorso imponente che ad esso conduce. Poco distanti anche le fortezze Al Jalali, e di Al Mirani, due castelli vedetta ancora intatti rispettivamente alla destra e alla sinistra del Palazzo Reale. Proprio nei pressi del Forte Al Mirani si trova anche la Moschea Al Khor, con le grandi vetrate e le sue cupole blu lapislazzulo.

Le due fortezze sono la testimonianza della presenza portoghese in Oman, vennero edificate nel Sedicesimo Secolo quando il porto di Muscat, al tempo ancora poco più che un villaggio, divenne uno scalo importante nelle rotte verso l’Oriente e gli altri paesi del Medio Oriente. Le due costruzioni gemelle, unite alla natura rocciosa e impervia di quel tratto di costa, rendevano l’area inespugnabile e facile da controllare, oggi purtroppo non sono visitabili all’interno perchè proprietà private.
